Facebook testa la sezione competenze professionali su profili utente


Facebook sta sperimentando un’area professionale nei profili, un'opzione che in qualche modo ricalca quello che sta già facendo LinkedIn, il social network dedicato al mondo del lavoro. L'indiscrezione è stata pubblicata dal sito Sociobits.org: spiega che è in fase di test una nuova voce nel menu Informazioni che consente di aggiungere al proprio profilo le competenze professionali. 

Sarà sufficiente compilare tutti i campi disponibili per poi scoprire quali contatti hanno le stesse caratteristiche e chi ha espresso interesse. L'iniziativa mira ad attrarre nuovi utenti business ma anche a fornire uno strumento in più ai suoi utenti in un settore, come il lavoro, su cui tutti sono in questo momento focalizzati. E il social network è da tempo interessato a perfezionare la sua presenza nel settore lavoro. 

Un portavoce di Facebook ha confermato il test a The Next Web, rilasciando questa dichiarazione: "Stiamo attualmente testando una nuova opzione che consente di aggiungere le vostre competenze professionali alla sezione lavoro ed istruzione della vostra timeline". Se si desidera aggiungere competenze professionali al proprio profilo, basta andare alla sezione Informazioni e scorrere verso il basso. 

E proprio come tutte le altre sezioni, basta iniziare a compilare le informazioni e così via. The Next Web ha sottolineato che quando gli utenti aggiungono le competenze professionali (Professional Skills) a questa sezione, vengono inclusi anche link ad interessi connessi, potenzialmente aggiungendo alla capacità di questi utenti di essere scoperti attraverso il Graph Search di Facebook.

Non è chiaro se questa funzionalità è stato rilasciata in tutto il mondo o solo per un gruppo selezionato di utenti e di conseguenza per i normali scopi di testing che Facebook effettua periodicamente. Il social network nel 2012 ha già lanciato l’app Social Jobs Partnership che aggrega più di 1,7 milioni di posizioni aperte da agenzie di cacciatori di teste come BranchOut, Jobvite e Monsters.com.


Via: ANSA

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