Protesta dei ciechi su Facebook: ne fruiamo ma non siamo truffatori


Anche i ciechi assoluti possono usare internet e i social network come Facebook, mandare mail, avere una vita sociale attiva, senza essere “truffatori” ai danni dell’Inps. Sulle rete è dilagata la protesta dei tanti ciechi autentici che si sono sentiti chiamati in causa dalla notizia dei tre falsi ciechi scoperti dalla Guardia di finanza, e uno di questi, secondo le Fiamme Gialle, “risultava avere un profilo Facebook con numerose foto comprovanti una vita del tutto normale”.


La truffa è stata quantificata in 520.000 euro. I tre sono stati individuati a seguito di una analisi avviata dalle Fiamme Gialle di Palermo, nel quadro di un più ampio progetto investigativo denominato “Fake Blind”. A inchiodarli pedinamenti e immagini, nonchè la passione per i social network. Molti non vedenti hanno urlato in rete: ”Usiamo Facebook e internet senza per questo essere truffatori. La tecnologia ci aiuta ad avere una vita normale anche da questo punto di vista”.

“Smettiamo di definire un falso cieco solo perché utilizza un iPhone, o un iPad, in quanto oggi giorno su tali dispositivi è installato un così detto screen reader (lettore di schermo) chiamato voice over, che rende il touch screen accessibile a tutti” ha raccontato M. “Sono un falso cieco mi costituisco! - ha aggiunto P. - uso Facebook, la mail, internet, vado in giro da solo, vado pure dal barbiere e vivo da solo. Sono classificato come cieco assoluto, ma per qualcuno ancora sono il solito scroccone di stato”.

E un altro gli ha fatto eco: “Pensate che io ho addirittura tre profili sui social network: uno su facebook, uno su twitter, uno su google+ e addirittura ho un canale youtube! Tuttavia ci sono anche altre cose che ci tengo a confessarvi: spesso mi capita di ricevere sms dagli amici, e cosa incredibile riesco a leggerli e pure a rispondere. Non solo, riesco anche ad ascoltare la musica utilizzando un ipod touch, cosa che per un cieco sarebbe impossibile”.

Via: TMNews
Foto dal web

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