Facebook testa il formato immagine WebP di Google in luogo di Jpeg


Facebook ha iniziato a utilizzare un formato immagine di Google chiamato WebP che potrebbe abbassare i costi della rete e accelerare il suo sito Web. Ma la mossa ha fatto infuriare alcuni membri. Il WebP è un formato aperto di compressione per le immagini specifico per l'utilizzo web sviluppato da Google a partire dal codec video VP8, per questo è strettamente collegato al formato di compressione audio/video WebM.

Quando gli utenti caricano foto JPEG, il colosso del social networking li converte nel formato WebP. Il formato gode ancora di un supporto molto limitato, così, una volta scaricate le immagini, gli utenti non sanno come gestirle. Persino tra i browser il supporto è molto limitato. Anche se è solo un test limitato, la scala e l'influenza di Facebook significa che è un importante avallo del formato d'immagine di Google.

Al momento solo Chrome e Opera lo supportano, sebbene in Chrome il supporto al WebP è disabilitato di default. CNET ha riferito che il problema maggiore riguarda il fatto che le immagini WebP non sono compatibili con software come Windows, OS X, e Photoshop. Facebook sta testando WebP con immagini di piccole dimensioni che potrebbero aiutarlo a ridurre i costi e di accelerare le prestazioni del sito.

WebP offre animazione e supporto trasparenza, e può sostituire le immagini PNG in situazioni in cui la compressione senza perdita di dati è desiderabile. I più curiosi possono scrutare le immagini con un browser compatibile. Stephen Shankland di CNET ha caricato una piccola galleria di scatti assortiti. Cliccando col tasto dx su un'immagine i browser danno la possibilità di aprire l'immagine in una nuova scheda.

Un browser che non supporta WebP mostrerà la versione JPEG dell'immagine. Quindi selezionare l'indirizzo, copiarlo nella barra degli indirizzi di un browser WebP-compatibile come Chrome, aggiungere ".WebP" alla fine del nome del file, e si dovrebbe vedere la versione WebP. Nel suo test, Shankland ha trovato delle piccole differenze tra le immagini JPEG originali che ha caricato e le versioni WebP create da Facebook.


Via: CNET

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