Jihad, donne dello Stato islamico contattate anche tramite Facebook


"Avevo il desiderio di capire, di sentire ciò che queste giovani vivono". Cosa spinge le ragazze europee a lasciare la famiglia per entrare a far parte dello Stato islamico? Dopo il caso delle tre teenager britanniche - Kadiza Sultana di 16 anni,  Shamima Begum e Amira Abase, entrambe di 15 anni - se lo ha chiesto una giornalista francese che ha raccontato la sua storia in un libro firmato con uno pseudonimo per le minacce che l'indagine le ha procurato. La donna ha aperto un falso account in Facebook e si è spacciata per una 20enne musulmana.

In poco tempo è stata contattata da un presunto miliziano dell'Isis che ha proposto di sposarlo e raggiungerlo per combattere in Siria. La donna ha accettato di partire ma da Amsterdam l'uomo ha capito che c'era qualcosa sotto. Da quel giorno riceve minacce dal 40enne e dal suo gruppo. Secondo l'autrice del libro "Nella pelle di un jihadista" tra le motivazioni che spingono le ragazze a partire c'è la voglia di realizzarsi sapendo che dove vivono non troveranno facilmente lavoro. 

Vedono le immagini che arrivano dalle zone di guerra dove i combattenti sembrano godere di rispetto e riconoscimenti anche economici, così decidono di lasciare tutto e partire. "I social network contengono informazioni preziose per chi sa scrutare. Ecco perché, come molti altri giornalisti, possedevo un account fittizio che avevo creato parecchi anni prima. L'ho usato per tenere d'occhio gli eventi in corso. Il mio nome su questo account era Melanie", ha raccontato la giornalista.

Shamima, Amira e Kadiza, sono sparite dopo essersi imbarcate su un volo dall'aeroporto londinese di Gatwick a Istanbul. Si ritiene che le ragazze siano passate dalla Turchia alla Siria attraverso la città di Arai. Le tre teenager si sarebbero unite ad un'altra ragazza britannica di 15 anni, una loro compagna di scuola alla Green Academy di Bethnal Green anche lei quindicenne la cui identità non si conosce. Adesso sarebbero sotto il controllo dell'Isis. Sono circa 22 le giovani donne che si ritiene abbiano raggiunto la Siria dal Regno Unito nell'ultimo anno.





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