Mondiali 2014, Prandelli ad azzurri: abolizione di Facebook e Twitter


Durante il Mondiale di calcio in Brasile ci sarà un controllo più stretto sull'uso dei social network da parte dei giocatori della nazionale. Cesare Prandelli, intervistato dal giornalista Bruno Gentili ai microfoni de "Il processo dei Lunedì" in onda su Rai Sport 1, lo ha detto chiaramente. La misura è stata studiata dopo il tweet di Mario Balotelli ("Io simbolo anticamorra? Questo lo dite voi") che ha provocato una serie infinita di reazioni, anche dal mondo politico

"Stiamo studiando l'abolizione dell'uso dei social network da parte dei giocatori. Vedremo se applicarla da subito, ma di sicuro nel periodo del Mondiale avremo un regolamento interno più rigido", ha detto il commissario tecnico: una decisione che suona come una risposta alle ennesime polemiche scatenate dal "cinguettio" di Mario Balotelli in tema di lotta alla camorra. Niente più Facebook e niente più Twitter, quindi, per i giocatori azzurri. 

Gli "scivoloni" di Mario Balotelli "fanno parte della crescita ma mettiamoci in testa che non cambierà mai. Dobbiamo prendere il meglio di Mario e magari, a piccoli passi, può sorprendere tante persone". Sono state le parole del ct azzurro poco prima della gara che l'Italia ha pareggiato 2-2 contro l'Armenia. Per evitare però altri casi cinguetii pericolosi, Prandelli ha intenzione di mettere dei paletti sull'uso dei social network in azzurro.

Con Balotelli il commissario tecnico usa bastone e carota: "Non so se c'è accanimento nei suoi confronti, so solo che è sempre sotto pressione. Mario è un ragazzo che deve vivere i suoi 23 anni, ma al tempo stesso è un personaggio di fama mondiale e tutto questo deve accettarlo. Per quello che ci riguarda non ha mai creato grandi problemi, ha il suo modo di pensare". Anche il presidente della Federcalcio Abete ha invitato a una maggiore attenzione.


Via: Rai News

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