Rivelazioni "sconcertanti" da una dipente di Facebook


Da una presunta intervista ad una anonima dipendente di Facebook, pubblicata su The Rumpus, emerge che Facebook raccoglie più dati sulle nostre abitudini di quanto si possa immaginare e viene rivelata l'esistenza di una ‘master password’ ovvero una password principale che concedeva ai dipendenti l’accesso al profilo di chiunque fosse iscritto al social network. Secondo l’ intervistata la password che consentiva l’accesso universale era un mix di maiuscole, minuscole e caratteri speciali formate con ‘Chuck Norris’. Questa password è stata utilizzata principalmente per motivi tecnici ma non solo. L’intervistata dichiara che questo potere è stato abusato in almeno due occasioni. Facebook memorizza tutte le vostre attività sul sito: messaggi che avete scritto e ricevuto, quante volte avete cliccato sul profilo di un amico, quali foto avete visualizzato, e altro ancora. Attraverso l’incrocio di questi dati è possibile stabilire chi sono i vostri migliori amici, informazioni che aiutano a generare le storie interessanti del proprio News Feed. Ogni foto caricata dagli utenti viene salvata in ben 6 formati diversi e memorizzata su server localizzati in diverse località. tra cui San Francisco, New York e Londra. La dipendente ha riferito inoltre che l’uso di una password principale non è neppure necessario se si desidera accedere ai dati privati, in quanto i dipendenti possono semplicemente interrogare il database. Infine, secondo l’intervistata anche se la ‘master password’ è stata abbandonata, i dipendenti possono ancora accedere al profilo dei singoli utenti attraverso uno speciale tool, ma hanno bisogno di fornire una valida motivazione sul perché lo stanno facendo, altrimenti potrebbero essere licenziati. A queste dichiarazioni Facebook risponde sottolineando che l’intervista non è stata autorizzata e negando categoricamente le affermazioni rilasciate.
Via: TechCrunch

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