Facebook e Twitter vietati ai calciatori

Cristiano Ronaldo, Steven Gerrard, e Didier Drogba sono solo alcuni dei calciatori più famosi iscritti a social network come Facebook e Twitter. Assieme ai profili ufficiali esistono però profili inventati, attraverso i quali girano false informazioni che mettono la privacy a rischio. Proprio l'enorme flusso d'informazioni (vere o inventate) è finito nel mirino di alcune società calcistiche preoccupate per la propria immagine e per quella dei calciatori. L'ultimo caso in Italia in ordine di tempo riguarda Balotelli che ha dovuto smentire una relazione con Barbara Guerra attribuitagli da un fantomatico profilo su Facebook: «Non siamo fidanzati e non ho mai scritto di esserlo. Nè ho scritto altre frasi riferite al derby di domenica prossima».
Il primo club ad adottare un provvedimento è stato il Manchester United che ha proibito l'uso dei social network dopo alcune spiacevoli "incidenti" provocati da notizie false. La decisione di impendirne l'utilizzo ai giocatori però ha suscitato l'indignazione di appassionati e tifosi che lamentano «l'abuso di potere» da parte dei club che rende impossibile la comunicazione con i propri idoli. Negli scorsi mesi il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, aveva disposto con una circolare il divieto ad arbitri di fare dichiarazioni, attraverso Facebook o blog,  che non siano state preventivamente autorizzate, deferendo alla Procura arbitrale chi violerà queste disposizioni.
Via: La Stampa

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