Facebook compie un anno in Borsa, sempre più attento alla pubblicità


Facebook (Nasdaq: FB) ha celebrato il suo primo anno di quotazione in Borsa. Un anno fa, l'azione venne offerta al pubblico al prezzo di 38 dollari, ma dopo il boom iniziale, il titolo ha cominciato a scendere toccando un minimo di 18 dollari di valore nel mese di settembre. L'offerta pubblica iniziale del secolo, cominciata con una market cap da 100 miliardi, si era subito trasformata in una debacle tecnologica per il Nasdaq, l'exchange scelto per la quotazione.

La paralisi dei suoi sistemi provocarono gravi perdite a banche e broker e un'inchesta della Sec che si sta chiudendo col piano di compensazione da 62 milioni di dollari ed una multa da 10 milioni di dollari. Dal suo debutto in borsa le azioni hanno perso circa il 30% del loro valore iniziale. MarketWatch ha compilato una cronologia annuale di Facebook, dopo l'Ipo. Ecco uno sguardo a come il prezzo delle azioni è salito e sceso da quando è andato pubblico.


Prima dell'Ipo, quasi tutti i ricavi dell'azienda venivano dagli ads che comparivano sulla colonna più a destra del sito, con un ulteriore 15% che veniva dalla vendita di beni virtuali in giochi come quelli di Zynga. La svolta sarebbe avvenuta con la creazione nell'estate 2012 del "team M", in seguito ad una riunione tra Mark Zuckerberg, Sheryl Sandberg e David Ebersman. Oggi, ci sono una decina di modi che Facebook sta sperimentando per guadagnare. 

Tra questi la pubblicità sul News Feed dei dispositivi mobile e la creazione di widget specifici, come gli ads che promuovono le installazioni di apps di terze parti. Facebook ha anche introdotto prodotti familiari per gli inserzionisti, tra cui i tool per scegliere il target di utenti in base alle visite al sito web o il loro comportamento off line. Facebook avrebbe così incrementato i propri guadagni del 36%, portando i ricavi dell'ultimo trimestre a 1,46 miliardi di dollari.

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