SpaceX, esplode razzo durante test: distrutto satellite di Facebook


Alle 9:07 (le 15:07 in Italia) di giovedì, un razzo SpaceX esplode nella base di Cape Canaveral. Un'anomalia sulla rampa di lancio provoca un'esplosione al Kennedy Space Center in Florida. L'incidente si è verificato durante il test ai motori del razzo Falcon 9, in vista di un lancio programmato dall'azienda aerospaziale SpaceX. L'esplosione ha scosso edifici che si trovavano a diverse miglia di distanza dal luogo dell'incidente e ha provocato una serie di esplosioni multiple. Nessuno è rimasto ferito, ma c'è stata la perdita del razzo e del carico, scrive la società su Twitter.

Il test - spiega EuroNews - era considerato di routine in vista del lancio del Falcon 9 previsto per sabato. Il razzo avrebbe dovuto portare in orbita il satellite israeliano Amos 6 - andato distrutto - nell'ambito del programma di Facebook per diffondere internet negli stati dell’Africa sub-sahariana. Un danno da 200 milioni di dollari. SpaceX aveva già utilizzato in passato il razzo Falcon 9 - progettato per essere riutilizzato - aveva trasportato rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale. Non si tratta del primo incidente: il 28 giugno del 2015 un carico esplose in orbita.

La società di proprietà del patron di Tesla, Elon Musk, è impegnata da anni nel progetto dei viaggi spaziali commerciali. L'obiettivo è quello di aprire il mercato al capitale privato. L'incidente del primo settembre, secondo le prime ricostruzioni tecniche riportate da ANSA e siti specializzati, è avvenuto nel pieno del test, che prevede una breve accensione dei nove motori Merlin 1D e che la SpaceX conduce di routine prima di ogni lancio. Il conto alla rovescia stava procedendo regolarmente quando, a 3 minuti dall'accensione dei motori, è avvenuto l'incidente.   

Il propellente era stato caricato, ma non era stata ancora raggiunta la pressione voluta, e la struttura di sostegno del Falcon 9 aveva cominciato ad aprirsi, come accade poco prima di un lancio. Il fondatore e Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg ha commentato: "Sono in Africa. Sono profondamente deluso di sapere del fallimento del lancio di SpaceX e della distruzione del nostro satellite, che avrebbe fornito la connettività a tanti imprenditori e a tutti nel continente. Per fortuna, abbiamo sviluppato altre tecnologie come Eagle che collegherà le persone".

"Noi rimaniamo impegnati nella nostra missione di connettere tutti, e continueremo a lavorare fino a quando ciascuno avrà le opportunità che questo satellite avrebbe fornito". Il satellite Amos-6, di proprietà della società israeliana Spacecom e finanziato da Facebook insieme al gruppo francese Eutelsat, faceva parte del progetto Internet.org per rendere accessibile Internet nei Paesi in via di sviluppo, permettendo al social network di arrivare a coprire zone ancora isolate come quelle dell'Africa subsahariana, porzioni significative dell'Europa e del Medio Oriente.



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